“Giunto a Firenze, Leonardo, aveva un bagaglio di pochi vestiti, gli attrezzi per dipingere, il suo inseparabile diario e un sacchetto di dolci che mangiava ogni volta che sentiva la nostalgia di casa. Quando mordeva i dolci pasticci di Vinci il gusto intenso si squagliava riempiendogli la bocca di infinite sensazioni, sentiva il profumo di sua madre e riviveva attimi del passato. La sua infanzia aveva il sapore dei dolci gonfi e soffici coperti di glassa ed essenza di lavanda: Le nuvole di Caterina, così le aveva chiamate.”
Il profumo della lavanda sprigiona il sapore dell’infanzia in una nuvola di dolcezza, è il pasticcio che Leonardo ha dedicato alla madre.
